Una piccola impresa su due non può pagare lo stipendio ai dipendenti

NOTIZIE DALL’ ITALIA

E’ un vero boom di protesti e sofferenze nelle aziende italiane, almeno una piccola impresa su due è costretta a rateizzare le retribuzoni ai propri collaboratori.

Aumentano così a vista d’occhio le aziende del nostro Paese che da qualche mese stanno dilazionando il pagamento degli stipendi a causa della poca liquidità.

Assegni bancari o postali, cambiali: le imprese insomma, fanno sempre più fatica a onorarli e così i protesti hanno subito un aumento molto consistente.

Dall’inizio della crisi i titoli di credito che alla scadenza non hanno trovato copertura sono cresciuti del 12,8%, mentre le sofferenze bancarie in capo alle aziende hanno fatto registrare un’ impennata spaventosa: + 165%. Alla fine del 2012 l’ammontare complessivo delle insolvenze ha superato i 95 miliardi di euro.

L’aumento dei protesti bancari ha sicuramente concorso – assieme al calo del fatturato e al blocco dei pagamenti da parte della Publica amministrazione – a mandare in rosso i conti correnti di molti imprenditori , non consentendo a molti di questi la possibilità di restituire nei tempi concordati i prestiti ottenuti dalle banche. A corollario di questa situazione non va nemmeno dimenticato che, dall’ inizio della crisi, i tempi di pagamento nelle transazioni commerciali tra le imprese si sono allungati solamente in Italia, mentre in tutti i principali Paesi Ue hanno subito una drastica riduzione.

( Fonte: Il Fatto Quotidiano )

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