Racconto Thriller Acqua Pubblica

#AcquaThriller : epilogo, conclusioni e considerazioni.

 

PREMESSA

 

Quella che segue è una storia vera, documentata, semplificata e raccontata in prima persona da Carlo Pistolesi, solo per semplicità di esposizione. 

 

 

La storia, undicesima e ultima puntata

 

Quasi, quasi spero che ASA non si faccia viva; l’idea di portarla davanti ad un giudice mi piace! Invece questa volta, l’unica volta, il 3 novembre del 2014 risponde al mio legale. Sembra impossibile, ma ASA riesce a sbagliare anche il suo indirizzo e tuttavia riesco a recuperare la lettera con la quale l’ufficio commerciale dichiara che darà un seguito alle disposizioni dell’Autorità Idrica Toscana, “basando la determinazione dei volumi dell’anno 2012 al netto di quanto risulta essere stato oggetto di perdita occulta” e finalmente intravedo la fine di un incubo.

Questa storia racconta davvero tanto di ASA, ma non è questo il punto. Forse ne esco, ho avuto ragione, ma sono provato e più povero, mentre per “quelli” di Livorno non ci sono conseguenze. Spesso penso a cosa sarebbe successo se non avessi avuto la forza per pagare gli anticipi, le rate e se non avessi avuto una figlia avvocato.

In questi termini la questione riguarda tutti gli utenti ASA, nessuno escluso, perché le perdite occulte possono colpire ognuno di noi e in ogni momento. Ed allora mi sono chiesto come possiamo tutelarci. Accettando un altro balzello possiamo farci un’assicurazione, probabilmente in questo modo cambierebbe solo la controparte da cui dobbiamo difenderci, ma comunque si pone un problema più politico.

Lasciando così le cose verrà meno l’interesse nel tenere sotto controllo le perdite occulte, che continueranno ad essere un vantaggio non congruo per ASA ed uno spreco della risorsa demaniale o pubblica, se preferite.

Allora si impone una modifica del Regolamento di Somministrazione del Servizio idrico Integrato e soprattutto della Carta del Servizio Idrico Integrato (Art. 7.9), che metta un tetto all’ammontare della perdita da contabilizzare. Quali siano i criteri per stabilire l’entità di quel tetto e le sanzioni per le mancate comunicazioni non è questa la sede adatta per discuterli, ma il Movimento Cinque Stelle mi ha assicurato che farà le sue proposte. Spero, nell’interesse di tutti, che siano adeguate e recepite. 

 

 

FINE….

 

AcquaThriller puntata X – un’errore di troppo:ho ragione io!

 

 

 

PREMESSA

 

Quella che segue è una storia vera, documentata, semplificata e raccontata in prima persona da Carlo Pistolesi, solo per semplicità di esposizione. 

 

 

La storia, decima puntata

 

 

ASA non lo sa, ma ha commesso un errore di troppo.

 

 

A Livorno qualcuno non capisce che, oltre un certo limite, alla stanchezza, alla rassegnazione, al senso di impotenza può subentrare la ribellione e la determinazione a non subire oltre.

Così ritorno da mia figlia e la incarico di chiedere l’annullamento della fattura con la quale ASA pretende altri 2.500 euro per pagare “le partire pregresse” degli anni 2008- 2010, sulla base della perdita occulta del 2012!!!. Se non fosse una storia vera, sembrerebbe una battuta da avanspettacolo!

L’avvocato ormai conosce il problema, non perde tempo e invia una richiesta motivata di ricalcolo ad ASA e la inoltra anche al Responsabile del Servizio Tutela Consumatori. Il 23 ottobre del 2014, quest’ultimo risponde confermando che l’AIT giudica errato calcolare le “partite pregresse” tenendo conto delle perdite occulte e, con una “nota direttoriale”, invita ASA a correggere quello che ormai si configura come l’ennesimo suo errore nei miei confronti.

L’AIT non si ferma qui, ma impone ad ASA di rivedere tutti i casi simili al mio e di uniformare il suo comportamento alla “nota direttoriale”.

In pratica l’organo di controllo mi da completamente ragione e avverte l’ASA che il suo comportamento deve essere modificato, rimettendo in discussione anche tutti i casi analoghi. Sull’operato dell’ufficio commerciale di ASA ci sarebbe molto da ridire, ma ritorniamo alla questione vera: la bolletta “gonfiata” scade il 31 ottobre e ASA non si fa viva. Mia figlia suggerisce di pagare poi, subito dopo e in mancanza di riscontri, sarà possibile avviare un’azione legale contro ASA. Sono daccordo e saldo la bolletta. 

 

 

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Prossima puntata: fra sette giorni esatti

 

#AcquaThriller puntata 9: PAGA E ZITTO!

PREMESSA

Quella che segue è una storia vera, documentata, semplificata e raccontata in prima persona da Carlo Pistolesi, solo per semplicità di esposizione. 

 

La Storia, nona puntata 

 

 

Ammesso che il recupero delle “partite pregresse” sia legittimo, mi sembrava ovvio che, nel caso di una perdita occulta avvenuta nel 2012, si dovesse calcolare le “partite pregresse”, in via più congrua e giusta, sulla base dei consumi storici e dunque in base a 500 mc anziché ai 3.547 conteggiati da ASA.

 

In ogni caso, dei 3.547 mc solo circa 500 mc sono quelli effettivamente passati dagli impianti di fognatura e di depurazione e di tutto questo si doveva pur tener conto per determinare gli oneri relativi alle “partite pregresse”.

 

Con queste argomentazioni, tra l’altro in parte condivise dal Responsabile del Servizio Tutela del Consumatore, mi presento all’ufficio ASA di Venturina che ritiene appropriate le osservazioni, ma “sente” l’ufficio di Livorno che la pensa diversamente. Per il dirigente livornese si deve “pagare tutto ciò che è passato dal contatore” e non ho la possibilità di replicare: per ASA devo pagare e stare zitto. Tuttavia sono sicuro di aver ragione e allora chiedo di nuovo spiegazioni al Responsabile del Servizio Tutela del Consumatori che, il 23 settembre 2014, inoltra una richiesta di chiarimenti ad ASA. 

 

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#AcquaThriller puntata 8: vittima di un sopruso!?

PREMESSA

Quella che segue è una storia vera, documentata, semplificata e raccontata in prima persona da Carlo Pistolesi, solo per semplicità di esposizione. 

 

La Storia, ottava puntata 

 


 

Nella nuova bolletta, ASA dichiara che i pagamenti precedenti sono regolari. Deduco, senza riscontri, che il mio legale ha lavorato bene e che la diffida è stata annullata, ma quella stessa fattura mi riporta indietro di due anni!!

 

ASA conteggia nuovi oneri per recuperare gli investimenti fatti negli anni 2008-2010, in base al principio “chi inquina paga”.

 

Ora quanto sia legittimo che si possa chiedere retroattivamente i rimborsi per gli investimenti fatti sei anni prima, è tutto da capire. Anche perché, in questo modo, si crea un precedente per cui domani potremmo essere tutti chiamati a ripagare ogni tipo di servizio o bene già saldato sei anni prima!!!

 

Ma lasciamo stare questo complesso argomento; qui quello che conta è che i nuovi oneri, definiti pomposamente “partite pregresse”, sono calcolati in base ai “volumi acquedotto-fognatura-depurazione erogati nell’anno 2012”.

 

Proprio il 2012, l’anno della perdita occulta! In altre parole ASA, dopo avermi avvelenato l’esistenza con i suoi ripetuti errori e dopo avermi fatto pagare diverse migliaia di euro, anche per le sue inadempienze, ora me ne chiede altri 2.500 calcolati non sui consumi storici, circa 500 mc/anno, ma conteggiando anche la pardita occulta per complessivi 3.547 mc. Perdita occulta che, ricordo, poteva essere assai più contenuta se ASA avesse adempiuto ai suoi doveri.

 

 

 Dunque, sono costretto a ripresentarmi negli Uffici ASA per chiedere spiegazioni, ma dove sbaglio se mi sento vittima di un sopruso senza fine e pianificato?

 

 

 

 

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prossima puntata: fra sette giorni esatti

 

 

 

#AcquaThriller puntata 7- L’incubo continua..non c’è due senza tre

PREMESSA

Quella che segue è una storia vera, documentata, semplificata e raccontata in prima persona da Carlo Pistolesi, solo per semplicità di esposizione. 

 

La Storia, settima puntata 

 


 

Mentre l’ufficio ASA di Venturina riconosce lo sbaglio e predispone un nuovo bollettino senza interessi di mora, che pago il giorno dopo, l’ufficio ASA di Livorno incarica un legale di Roma per notificarmi una diffida affiché ripaghi un importo che, a quel punto, ho già pagato due volte!!!

Quanto il tutto sia irritante lo lascio giudicare a voi, ma intanto sono costretto a rivolgermi ad un legale per difendermi dalla diffida e, per fortuna, mia figlia è un avvocato. Il mio legale replica a quello di ASA, elencando le vere responsabilità e dimostrando l’avvenuto pagamento.

La tecnica del legale romano è la stessa di ASA: non rispondere, nel più completo disprezzo di un rapporto corretto con l’utente. Un atteggiamento possibile grazie anche a scelte consentono di distribuire un bene primario in regime di monopolio.

Non risponderà nemmeno il Responsabile del Servizio Tutela del Consumatore, quando chiedo se sia giusto che un utente debba rivolgersi ad un legale per difendersi da una gestione amministrativa di ASA a dir poco fuori controllo.

 

Delle mancate risposte non mi sorprendo più, fa parte di una discutibile strategia aziendale, ma l’incubo continua assumendo aspetti sempre diversi e, con la bolletta in scadenza 31 ottobre 2014, l’ASA avanza nuove richieste economiche per la perdita occulta del 2012…

 

 

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prossima puntata: fra sette giorni esatti

 

 

 

 

#AcquaThriller – sesta puntata: ASA VA OLTRE. Ritorno allo sportello

PREMESSA

Quella che segue è una storia vera, documentata, semplificata e raccontata in prima persona da Carlo Pistolesi, solo per semplicità di esposizione. 

  La Storia, sesta puntata 

 

La risposta di ASA non arriva; in compenso arriva la fattura di agosto 2014 con la quale ASA richiede ancora il pagamento della rata n. 10, mentre ingrossano gli interessi di mora a mio carico. Che fine abbia fatto il mio fax non è dato a sapere.

 

Ritorno quindi nell’ufficio ASA di Venturina, questa volta deciso a non uscirne senza aver risolto la questione. L’impiegata alla fine scopre un errore, ma secondo lei la colpa è mia che ho numerato i bonifici da 1 a 10, quando invece dovevo partire da 2, perché per ASA il pagamento n. 1 era l’acconto versato per chiedere il riconoscimento della perdita occulta.

A tutto c’è un limite, tiro fuori il piano di rateizzazione predisposto da ASA e faccio presente, questa volta con decisione, che ho seguito la numerazione indicata da ASA e che se di sbagli si doveva parlare allora l’unico a sbagliare era ASA e che era venuto il momento di chiudere la questione.

L’impiegata riprende la ricerca e scopre che l’ufficio ASA di Livorno ha rimborsato  l’importo di una rata già pagata, senza comunicarmi nulla, al solo scopo di far tornare i progressivi, ma intanto così viene a mancare un pagamento!

L’impiegata questa volta non può che confermare l’errore di ASA, annulla la fattura, ne riemette una seconda, senza interessi di mora, e mi consegna un bollettino per ripagare la rata già pagata e compensata erroneamente da ASA e a mia insaputa.

 

Pago il bollettino e penso finalmente di essere a posto, ma sbaglio! Il comportamento di ASA va ben oltre la più creativa immaginazione…

 

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PROSSMA PUNTATA: fra sette giorni esatti

#AcquaThriller – 5a puntata: telefonate, code e mere speranze

 

 

PREMESSA

Quella che segue è una storia vera, documentata, semplificata e raccontata in prima persona da Carlo Pistolesi, solo per semplicità di esposizione. 

 

...ormai siamo al giugno del 2014,

 

 

 

arriva la nuova bolletta e spero che a Livorno si siano chiariti le idee, ma non è così. Anzi ASA, mi sollecita ancora il pagamento della rata non compresa nel piano di rateizzazione, da lei stessa predisposto, ma non si dimentica di aumentare gli interessi di mora.

Ho capito che per telefono non si risolve nulla e allora decido di andare all’ufficio ASA di Venturina. La fila è lunga, la mattina se ne va così e quando ho la “fortuna” di essere ricevuto mi liquidano invitandomi ad inoltrare un fax “a Livorno”, per spiegare le mie ragioni e mi forniscono un numero telefonico.Perdo altro tempo, ma dettaglio la mia richiesta e spedisco tutto: “Trasmissione ok”, mi stampa il fax.

Conservo i nuovi documenti nell’ormai corposo fascicolo della perdita occulta e spero in una risposta di ASA,

 

ma secondo voi faccio bene a sperare?

 

 

 

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prossima puntata: fra sette giorni esatti

 

 

 

AcquaThriller – 4a puntata: amare riflessioni

 

 

PREMESSA

 

Quella che segue è una storia vera, documentata, semplificata e raccontata in prima persona da Carlo Pistolesi, solo per semplicità di esposizione. 

 

LA STORIA


Amare riflessioni…

 

 


 

La prima rata è del 2 aprile 2013 poi, via via pago tutte le altre fino al 2 gennaio del 2014. Mi sono dissanguato, ho pagato tutto, anche per i mancati adempimenti di ASA che si è impossessata dei miei risparmi. 

 

Sono alle prese con queste amare riflessioni quando, nel febbraio del 2014, ASA mi invia una bolletta avvertendomi che debbo ancora pagare la fattura n.10 e, intanto, fa partire gli interessi di mora. Come è possibile? Eppure sono sicuro: ho pagato tutto con dieci bonifici, ricontrollo le quietanze: ci sono tutte…. però mi accorgo che la rata contestata non ha un riscontro nel piano di pagamento predisposto da ASA. Rispetto a quel piano, non torna né la data di scadenza né l’importo. 

Chiamo il nr verde, spiego, chiedo chiarimenti, ma non me ne danno e mi dicono di non preoccuparmi. 

 

Il fatto è che di ASA non mi fido più e non sono tranquillo…

 

 

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prossima puntata: fra sette giorni esatti

#AcquaThriller – 3a puntata : inizio a studiare i regolamenti …

 

 

Premessa 

Quella che segue è una storia vera, documentata, semplificata e raccontata in prima persona da Carlo Pistolesi, solo per semplicità di esposizione. 

La storia

 

Terza Puntata

 

Sono demoralizzato..

 

 

gran parte dei risparmi si sono volatilizzati, qualcuno mi dice che sono fortunato perché non ho avuto bisogno di “andare in banca”, ma inizio a studiare i regolamenti.

 Li scopro che avrei dovuto fare delle letture del contatore e comunicarle ad ASA, ma scopro che lo stesso obbligo vale anche per ASA e che ASA, per di più, ha il “dovere” di avvertire l’utente quando i suoi consumi risultano «anomali», ovvero quando superano quelli storici di una certa quota.

 Dunque ASA, dopo la lettura del giugno 2012, avrebbe dovuto avvisarmi che era in atto un forte consumo «anomalo», assai più alto del minimo previsto dal regolamento, ma non lo ha fatto! ASA, aveva la possibilità di impedire che la perdita occulta assumesse le proporzioni che ha assunto nei successivi due mesi, ma non lo fa!

 Non so perché, ma ASA non fa nulla di quello che dovrebbe fare in questi casi! Di fatto però la mancata comunicazione provoca un notevole spreco d’acqua pubblica, un salasso per le mie finanze e….. un vantaggio economico per ASA e questo mi fa pensare.

 Cerco però di essere obbiettivo, forse i miei pensieri sono solo la conseguenza di uno stato d’animo non proprio sereno e poi sono stanco.

 Cerco di confortarmi: sono “fortunato” perché non mi sono esposto con le banche e …. anche la tranquillità ha un prezzo.

 

Così decido di utilizzare il resto dei miei risparmi e inizio a pagare le 10 rate…

 

 

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Prossma puntata: tra sette giorni esatti

 

 

#AcquaThriller: odissea di una famiglia piombinese

 

 

Premessa 

Quella che segue è una storia vera, documentata, semplificata e raccontata in prima persona da Carlo Pistolesi, solo per semplicità di esposizione. 

La storia

SECONDA PUNTATA 

 

Vedo una via d’uscita,

 

 

 i soldi da pagare sono comunque tanti, ma pago, pago anche la Ditta che ripara il danno e una nuova bolletta di ASA, che intanto riconosce la perdita occulta e… siamo al dicembre del 2012. Mi presento agli uffici ASA per ottenere i benefici del riconoscimento e capisco che l’importo della bolletta si calcola in base a tre servizi: la fornitura di acqua potabile (Acquedotto), l’invio dell’acqua usata fino al depuratore (Smaltimento) e il suo trattamento (Depurazione). Le ultime due quote non sono più dovute, in quanto la perdita occulta non è transitata né dalla rete di smaltimento né dal depuratore. ASA ricalcola il nuovo importo a saldo, che comunque non è una somma trascurabile e mi viene concesso di pagare, con gli interessi, in 10 rate mensili che ASA predispone e numera da 1 a 10.

….

 

seguiteci per leggere la prossima puntata.

 

#AcquaThriller