Crocetta ci prova: chiudiamo le Province
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L’accordo è stato raggiunto con i capi gruppo della maggioranza all’ Ars: approvato a tempo di record il disegno di legge che propone l’abolizione delle nove province siciliane, sostituite dai ” liberi consorzi di comuni” ai quali sarà assegnata la gestione di acqua e rifiuti, finora affidata ai fallimentari Ato, e i cui presidenti e consigli verranno scelti da sindaci e consiglieri comunali ma non percepiranno alcuno stipendio.
Spinto dai grillini , e cambiando improvvisamente idea dopo aver annunciato il rinvio delle elezioni provinciali in un primo tempo previsto a maggio, Rosario Crocetta ha cancellato un esercito di oltre 400 tra consiglieri ,assessori e presidenti ( con gli uffici di rapresentanza e le auto blu, le indennità e i benefit ) .
Per non parlare dei milioni gettati al vento: a Palermo la Provincia ha affidato 30 milioni di euro alla creatività di un mediatore finanziario poi fallito , arrestato e condannato .
Metodi di gestione fallimentari che hanno messo in ginocchio le due magiori province siciliane definitivamente trasformate in liberi consorzi di Comuni.
E e alla decisione di Crocetta si oppone il Pdl, l’accelerazione di Crocetta ha spiazzato soprattutto il Pd, diviso tra il mantenimento e la cancellazione.
Una posizione che ha spinto il leader sicilianodei renziani, Davide Faraone, neo eletto alla Camera, a definire il Partito Democratico sicilano ” un partito di pazzi “.
( Fonte: Il Fatto Quotidiano )
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