Parco Eolico Campiglia Marittima e Piombino
Nonostante il progetto originario, sia stato in parte modificato con una Variante presentata in febbraio 2013, nella stessa Variante permangono, a nostro avviso, tutti gli aspetti negativi ed i motivi ostativi che ci inducono ad essere contrari a questo progetto.
La Variante al progetto originario, ha infatti abbandonato il folle proposito di disseminare di torri eoliche tutto il territorio agricolo pianeggiante dei nostri due comuni, risparmiando così interamente le aree ad est del fiume Cornia e, ha ridotto di 6 unità il numero delle torri.
L’impianto,sarà composto da 11 aereo generatori con potenza elettrica pari a 1,8 MW per una potenza elettrica complessiva dell’impianto è dunque pari a 19,8 MW.
A parte questo, le 11 turbine eoliche rimanenti, ridistribuite e concentrate in due raggruppamenti principali, nella zona di Montegemoli e nella zona delle Lavoriere, continuano ad interessare vaste aree di territorio rurale ad alta vocazione agricola, la messa in opera degli aerogeneratori necessiterà comunque di chilometri di canalizzazioni per il trasporto di energia, di nuovi tratti di strade e di interventi di adeguamento su quelle esistenti poiché trattandosi di strade secondarie, alcune delle quali di tipo vicinale, non sono adeguate a sopportare il traffico pesante.
Alcune delle turbine sono state inoltre piazzate, in modo arbitrario e senza il dovuto consenso anche su terreni di proprietà di soggetti che hanno espresso la loro contrarietà all’operazione, trattandosi per lo più di agricoltori e coltivatori diretti dediti all’agricoltura ed all’attività agrituristica come unica fonte di sostentamento.
Con più precisione le turbine sono ubicate in parte nelle campagne nei pressi di Montegemoli e Rinsacca per il Comune di Piombino ed in parte nella zona della Lavoriere e Ghiacci Vecchi per il Comune di Campiglia, questo è un territorio che, nel suo complesso, conserva intatta una chiara connotazione rurale ed il suo paesaggio contribuisce a completare l’immagine della Val di Cornia nelle sue diverse componenti che vanno dai rilievi collinari con i borghi storici, dalla pianura con le fattorie ed i poderi, dai boschi alle coste fino ai beni archeologici, il tutto sintetizzato nel sistema dei Parchi.
Oltretutto c’è da considerare la vicinanza di alcuni aereo generatori alla Padule Orti-Bottagone che si trova all’interno di un Sito d’Importanza Comunitaria (SIC IT5160010 nel Comune di Piombino(Li).
E’ anche una Zona di Protezione Speciale (ZPS IT5160010).
L’area dell’Oasi è di 126 ettari, ed è Riserva naturale provinciale (LR Toscana 49/95) .
Questo implica un’alterazione non indifferente all’habitat e alle abitudini della fauna stanziale e migratoria, oltre ad il rischio reale di impatto fisico dei volatili con le strutture degli impianti.
Rimaniamo esterrefatti sulla mancata informazione data dalle amministrazioni dei comuni interessati sul progetto e parimenti allo stato attuale non si capisce peraltro quali siano i vantaggi concreti,a livello economico, di questo cosiddetto ‘parco eolico’, visto che nulla del guadagno garantito alla WKN con la produzione di energia drogata con contributi statali ricade sulla popolazione della Val di Cornia.
Resta il fatto che questo progetto se attuato potrebbe creare un precedente pericoloso per la trasformazione dei terreni agricoli a tutta una serie di speculazioni in nome dell’ ENERGIA PULITA.
Rimangono solo i costi di mantenimento e ricostruzione delle strade interessate dal passaggio dei camion per il trasporto delle pale, a carico del Comune ovvero della cittadinanza di Piombino e Venturina, e l’ennesima occupazione di suolo fertile a discapito di agricoltura e turismo sostenibile,che ne è diretta conseguenza.
Pertanto sarebbe utile sapere cosa ne pensano le amministrazioni di Campiglia e Piombino a tale proposito, nella speranza che la popolazione possa essere adeguatamente informata del nuovo progetto, tenendo presente che quello precedente è stato bocciato all’unanimità’ dal consiglio comunale di Campiglia nel mese di aprile 2012, avendo esso evidenziato le forti criticità’ presenti nel progetto stesso a livello di occupazione di suolo fertile, allargamento di strade, impatto visivo eccessivo.
Precisiamo che hanno espresso posizioni critiche le associazioni degli agricoltori (CIA e Coldiretti) e molti operatori del turismo, nonché un comitato di agricoltori e cittadini della zona di Lavoriere e Campo all’Olmo, che ha raccolto oltre 160 firme per un appello che chiede ai Comuni, alla Provincia e alla Regione di respingere il progetto.
Attendiamo pertanto speranzosi che l’amministrazione comunale si attivi per una reale partecipazione della cittadinanza, spiegando nello specifico costi e vantaggi, facendo seguire alle belle parole di partecipazione che ultimamente profferiscono in qualunque sede atti concreti e tangibili .
Noi ad ogni No affianchiamo un Si. A questo proposito vogliamo puntare ancora l’attenzione sul fatto che esistono, in Val di Cornia, ampi spazi, dell’ordine di centinaia di ettari, che meglio si presterebbero alla localizzazione di grandi impianti per la produzione di energia pulita, come gli ambiti industriali dismessi, in degrado o sottoutilizzati, gli ambiti delle cave che devono essere recuperati e/o anche gli ambiti artigianali, per i quali gli strumenti urbanistici prevedono nuove future espansioni e infine e non per ultima l’area Lucchini con 540 ettari inutilizzati.
Oltre a questo pensiamo che il territorio della Val di Cornia e, quello di Piombino in modo particolare, stia già fornendo un contributo più che significativo dal punto di vista del bilancio energetico della Toscana con la presenza delle grandi centrali termoelettriche sulla costa e, stia provvedendo ampiamente anche alla produzione di energia da fonti rinnovabili, con la presenza di grandi impianti fotovoltaici (anch’essi disseminati malamente nelle nostre campagne) ed una centrale ad oli vegetali a biomasse a Montegemoli.
Senza contare l’ esistenza di altri due progetti in itinere, di cui il primo per il parco eolico di sei torri al quagliodromo ed il secondo per una nuova centrale a biomasse sempre a Montegemoli.
Da parte delle amministrazioni locali occorrerebbe magari un piano regolatore che incentivasse la bioedilizia ,la bioarchitettura ed il fotovoltaico per ogni singola abitazione .
ll rumore di una turbina eolica, dovuto essenzialmente al vento incidente sulle pale, sembra favorire, nei residenti di abitazioni nelle immediate vicinanze, la “sindrome da pala eolica”, un insieme di disturbi a sfondo neurologico.
La Regione Toscana sta effettuando la valutazione di impatto ambientale e il 24 aprile sarà l’ultimo giorno per esprimere posizioni in merito. Ci auspichiamo che venga confermata la contrarietà sul VIA al progetto. Durante incontri sul territorio e banchetti ci è stata chiesta dai cittadini chiarezza e informazione sul progetto. I cittadini devono poter decidere sul loro futuro e su opere che potrebbero sconvolgere l’assetto paesaggistico e agricolo di tutta la Val di Cornia. Se non sarà così ci opporremo nelle sedi opportune al fine di far rispettare la volontà popolare già espressa dall’opinione pubblica e dalle centinaia di firme raccolte per il NO al parco eolico.
MoVimento 5 Stelle Campiglia Marittima – Venturina
MoVimento 5 Stelle Piombino
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