Toscana: tutto ok!
Un’altra fetta di industria italiana sta per essere dismessa.
La Lucchini S.p.a di Piombino è il secondo polo siderurgico nazionale nonché l’unica produttrice italiana di rotaie ferroviarie.
Inoltre è un’azienda che fornisce lavoro a 5.000 dipendenti tra diretti e indotti.
Purtroppo, in data 21/12/2012, è stata dichiarata in commissariamento.
Recentemente il Governo delle larghe intese, tramite il Ministro Flavio Zanonato (PD), ha di fatto
decretato la fine dello stabilimento, avallando il piano industriale del Commissario Straordinario Nardi.
Tale piano prevede l’immediata chiusura dell’area a caldo con conseguente cassa integrazione per 1000 dipendenti, senza prospettive di un loro eventuale reintegro in azienda.
Tutto questo accade mentre rimaniamo in attesa di una fantomatica riconversione industriale.
Riconversione peraltro basata solo sulle parole.
Infatti, per il momento, non si è fatto avanti nessun acquirente e non esiste nessun piano di investimento certo e documentato.
L’unica certezza è che un territorio vasto come quello della Val di Cornia stia andando irreversibilmente verso il dramma sociale.
Migliaia di lavoratori dipendenti che nella loro vita hanno pagato fino all’ultimo centesimo di tasse, adesso chiedono solamente che lo Stato garantisca loro un futuro dignitoso.
Non attraverso la solita politica assistenzialistica ma attraverso investimenti sul lavoro.
In particolare in un settore che, fino ad oggi, i vari Governi hanno sempre definito strategico per il Paese: il settore dell’acciaio.
Adesso la vicenda è giunta alle battute finali ed il Governo che fa?
Assolutamente niente.
Ma la cosa più sconcertante è che nessuno ne parla.
Nessun TG nazionale, nessuna trasmissione di approfondimento, nessun quotidiano nelle cronache nazionali ha sollevato il problema.
Eppure il Governo si occupa dell’ILVA, come si occupa dell’Alitalia, della Fiat, della Telecom e di realtà anche più piccole in termini di livello occupazionale come l’Alcoa.
Teniamo conto anche che recentemente si è tenuta a Piombino una manifestazione con circa 10.000 partecipanti, alla quale sono intervenuti, per la prima volta nella storia, tutti e tre i Segretari Nazionali dei Sindacati Confederati (Camusso, Angeletti, Bonanni) ma sulle testate nazionali neanche una traccia di tutto questo.
Come mai Piombino risulta così poco interessante per la stampa?
Il sospetto è che in Toscana (feudo storico del PD) i panni sporchi si debbano lavare in famiglia.
Quindi ci chiediamo: forse sarebbe elettoralmente troppo scomodo far sapere a milioni di elettori del PD che il loro partito è complice di tutto questo?
Elettori che si scandalizzano quando sentono dire che l’informazione italiana è paragonabile a quella di qualche regime centro-africano.
Adesso vogliamo fare il nostro esercizio di chiaroveggenza:
Giovedì 24 Ottobre 2013 si terrà una manifestazione con blocco stradale della SS1, nata con l’intento di richiedere al Governo di riconsiderare il piano industriale aziendale recentemente approvato dal MISE.
Quante testate nazionali ne parleranno?
Nessuna.
In Toscana va tutto bene, non sta succedendo nulla.
Evviva Letta, evviva Rossi, evviva la Concordia!
MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO
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