Due giorni con Alessandro Di Battista
Sono le ore 18, siamo in molti in Piazza Gramsci a Piombino e siamo tutti in attesa di qualcuno. C’è emozione nell’aria tra i ragazzi del MoVimento 5 Stelle Piombino e anche tra alcuni simpatizzanti o curiosi venuti al banchetto proprio per conoscere l’ospite atteso. Ad un tratto un po’ di mobilitazione, la gente si stringe attorno ad una sola persona, un giornalista e molte delle persone presenti iniziano a scattare delle foto, altri si avvicinano borbottando: “E’ arrivato! E’ arrivato!”, ma chi è questo ospite tanto atteso?
E’ un ragazzo di 35 anni, vestito in jeans, maglioncino ed un semplice cappotto verde militare, con uno zaino in spalla dello stesso colore. Scende dall’auto di Francesco e Claudio, due attivisti del MoVimento 5 Stelle Piombino, che si sono offerti di accompagnarlo dalla stazione di Campiglia Marittima fino in città. Perché tanto movimento intorno ad una persona che non ha né giacca, né cravatta, che non si atteggia da uomo di potere e che non ha auto di lusso, con tanto di autista? Perché stiamo parlando di un Onorevole, o Parlamentare, o Deputato, se preferite, ma, se non volete che si offenda, chiamatelo “Dipendente dei Cittadini”: ecco chi è Alessandro di Battista, Portavoce alla Camera dei Deputati per il MoVimento 5 Stelle.
Il tempo di bere un caffè insieme per poi ritrovarci, come accordato, presso la sala dove si terrà la sua conferenza. Abbiamo detto conferenza? Conferenza forse non è la parola giusta, piuttosto si potrebbe parlare di “colloquio informale”, infatti Alessandro Di Battista innanzitutto non si siede dietro il tavolo che lo divide dai tanti presenti alla serata, un centinaio di persone circa, ma si pone seduto sopra il tavolo stesso con le gambe incrociate ad un passo dai suoi “datori di lavoro”, appellativo con cui si rivolge ai cittadini italiani. Introduce la serata raccontandoci come ha affrontato la propria campagna elettorale, in particolare evidenzia la spesa sostenuta, che ammonta a poco più di 100 euro, 50 dei quali ottenuti come regalo da parte della zia.
Non ci vogliamo qui soffermare sui contenuti politici del dibattito, ma sulla sua umiltà e sull’idea di nuova politica che questo ragazzo porta con sé. Coerentemente con quanto detto durante la campagna elettorale, ci racconta che solamente nei primi 2 mesi ha restituito indietro allo Stato ben 18.000 euro, tenendo per sé “solamente” 3.000 euro al mese. Nel momento in cui la madre di Alessandro viene a sapere che il figlio ha rinunciato a tutti quei soldi ha rischiato di avere un mancamento! Il fatto è che Alessandro LEGALMENTE quei 18.000 euro avrebbe potuto tenerli e spenderli senza commettere nessun illecito; rappresentano semplicemente lo stipendio che spetta per legge a tutti i Parlamentari. Tuttavia Alessandro è un 5 Stelle e, come promesso ai cittadini durante la campagna elettorale, restituisce il denaro in eccesso allo Stato.
La serata prosegue e Alessandro parla per non più di mezz’ora, fino a quando la parola passa ai cittadini che hanno così la possibilità di porre alcune domande. E’ davvero un bel momento di partecipazione al quale non assistevamo da molto tempo. La vecchia politica ci ha abituati all’immagine di Onorevoli su un palco che parlano e parlano, ma che non sanno ascoltare, invece all’interno della sala si respira un’aria informale, in cui i cittadini possono finalmente chiedere informazioni su ciò che sta accadendo all’interno del “Palazzo”. E’ un momento di colloquio e di amicizia, in cui finalmente il cittadino torna ad interessarsi della politica, non quella passiva dei salotti tv, ma quella attiva della partecipazione diretta. Per noi questa è la più grande vittoria.
Il “colloquio informale” prosegue dalle 21.00 fino a mezzanotte inoltrata, quando la sala è ancora piena di persone e molti sono ancora collegati on-line. Ebbene sì, noi riusciamo a organizzare conferenze in streaming anche in Italia, paese in cui ottenere una connessione gratuita è praticamente impossibile! Ci è sufficiente avere un telefono cellulare, un PC e una Webcam… chi può fermarci?
A proposito di comunicazione: durante la serata viene posta una domanda sulla situazione della “Terra dei Fuochi” alla quale Alessandro, pur conoscendo l’argomento, preferisce far rispondere il suo collega Luigi Di Maio. Vi domanderete: allora era presente anche Di Maio? Assolutamente no! Alessandro con una semplice telefonata lo ha contattato e con il microfono vicino al cellulare è stato come se Luigi fosse lì con noi. Una riflessione: avete mai assistito fino ad adesso ad un evento in cui un Parlamentare, alle 23:30 di un sabato sera, risponde al cellulare per spiegare un argomento oggetto di una domanda posta da un cittadino, durante un’agorà in un Paese a lui sconosciuto come Piombino? Purtroppo è risaputo che la maggior parte dei Parlamentari che appartengono alla vecchia politica, senza i compensi dovuti, neanche si muovono per andare in tv.
Al termine della riunione ci accordiamo con Alessandro in modo che la mattina seguente possa essere con noi a manifestare contro la costruzione della nuova Autostrada Tirrenica. Viaggiamo insieme da Piombino fino ad Orbetello, parlando con informalità, e sinceramente non avremmo mai creduto di poterci rivolgere ad un Parlamentare in questo modo. Sapete per quale motivo? Perché fino ad adesso la società ci ha fatto credere che certe persone siano intoccabili, superiori e talmente potenti tanto da non essere all’altezza di confrontarci con loro. E’ finito quel tempo! Adesso sono proprio i cittadini comuni ad andare al potere, ma con la differenza che essi agiscono per l’interesse della collettività. Alessandro ci ha detto: “Se alla fine del mio mandato riterrete che io abbia lavorato bene, mi riconfermerete, mentre se non sarete soddisfatti del mio operato, allora dovrete mandarmi a casa! In fin dei conti sono solo un vostro dipendente!”
Un dipendente di qualità dal punto di vista accademico e della preparazione, con una laurea appesa alla parete, un’altra in cantiere, un Master ed alcuni libri di cui è autore.
Il viaggio prosegue verso Grosseto e durante il tragitto ci fermiamo per una sosta ad un piccolo bar. Scendiamo dall’auto e Alessandro si offre volontario per pagare un caffè. La nostra risposta è la seguente: “Certo che paghi il caffè: con tutti i soldi che ti diamo, 3.000 euro al mese, il caffè ce lo devi.” Si scherza con Alessandro di Battista senza inutili timori reverenziali. Qui avviene un fatto curioso: i due proprietari del bar ci raccontano che hanno votato per il MoVimento 5 Stelle, ma che non possono dirlo pubblicamente, altrimenti potrebbero avere problemi con il lavoro in un comune dove la maggioranza della base elettorale è PD. Così Alessandro scambia due parole con loro ed è palese il concetto del discorso: finché non c’è qualcuno che decide di cambiare rotta, tutto rimarrà uguale! Prima di uscire dal bar Alessandro scrive il proprio numero di telefono, nome, cognome e indirizzo della sua abitazione, su un biglietto che lascia ai 2 Signori con una raccomandazione: “quando passate da Roma chiamatemi che vi invito a casa e ci facciamo due chiacchere”. Altra annotazione: mai visto un Parlamentare così disponibile e servile nei confronti dei suoi elettori.
Arriviamo alla stazione di Grosseto, dove Alessandro prende il treno per Roma ritornando così a lavorare per noi.
Con questo breve racconto non vogliamo disegnare super-eroi o miti, ma semplicemente far capire come le cose stiano cambiando. Parlare oggi di Parlamentari significa riferirsi a Cittadini che, equamente retribuiti per il lavoro svolto, si occupano dei problemi della Società in cui vivono, per un periodo di tempo limitato e per il semplice piacere di costruire un mondo migliore per noi e per le generazioni future. A chi dice: “Tanto non cambierà mai niente a questo mondo”, noi vogliamo rispondere che finché resteremo alla finestra a guardare, di sicuro niente cambierà, ma se ci credete insieme a noi allora forse qualcosa inizierà a smuoversi. I tempi per i grandi cambiamenti sono lunghi, ma noi del MoVimento 5 Stelle Piombino non abbiamo fretta. L’importante è riuscire a dare una speranza là dove speranza non c’era. Da una speranza può nascere una certezza e da una certezza può nascere una realtà. La speranza siamo noi, la realtà saranno i nostri figli.
MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO
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