Report BEPPE GRILLO A PIOMBINO

Una nuova pagina di storia del nostro territorio è stata scritta.

Sabato 26 Aprile 2014 non è stato un semplice comizio, né uno spettacolo.
Nel piazzale di una delle più gloriose aziende della nostra Nazione, la Lucchini, si è celebrato un funerale.
E’ stata urlata tutta la rabbia di un territorio troppo a lungo sfruttato, usurpato del proprio potere decisionale.

Ma non è Piombino ad essere morta.
Piombino è viva ed ha risposto già dal primo pomeriggio con una partecipazione al di sopra di ogni aspettativa.
Oltre 1.500 le presenze, da sommare a quelle delle Città vicine e lontane della Toscana accorse a sostegno dell’iniziativa.

Non sono però queste le cifre che ci interessano.
Ben più importanti sono le cifre dell’Accordo di Programma siglato Giovedì: una scatola vuota, bella all’apparenza ma senza alcun contenuto.
L’ennesimo tentativo di recuperare terreno di una politica ferma, non al passo coi tempi, pulita solo nelle facce ma sporca dentro. Lacerata dalle sue stesse contraddizioni.

Ed è proprio questo uno degli argomenti trattati in questa giornata.

Il nostro Candidato Sindaco Daniele Pasquinelli davanti alla piazza ormai colma, sale sul palco introducendo il difficile tema e scusandosi per il tono di voce commosso: “la Lucchini è un’azienda fallita”, “siamo un territorio intero, una città di 36.000 abitanti che da domani rischia di chiudere” e continua “uno Stato degno di questo nome, questa cosa non la deve permettere in nessun modo”.
Frasi di dolore e rabbia.
Quella rabbia di chi ha investito e programmato una vita intera su un posto di lavoro come molti operai, impiegati, lavoratori, Cittadini, presenti tra il pubblico.

La parola passa alla nostra Portavoce in Parlamento Sara Paglini che, tra il dispiacere e la commozione, avendo vissuto accanto a noi l’intero percorso della crisi Lucchini dell’ultimo anno, accusa chi dice che il MoVimento 5 Stelle per Piombino non ha mai fatto nulla, elencando tutte le azioni svolte sul territorio, all’interno dell’acciaieria, a Roma, in Senato, al MISE.
Io ci sono stata all’interno della Lucchini, all’Altoforno. Ho visto quale realtà vivono qua dentro” e aggiunge Noi non parliamo con gli operai, noi SIAMO gli operai della Lucchini

Sulla stessa linea le parole di Nunzia Catalfo, Capogruppo della Commissione Lavoro in Senato, la quale definisce l’accordo di programma “una scatola vuota” senza alcun intervento reale, senza alcuna programmazione concreta del destino del nostro territorio.
Afferma che “noi ce l’abbiamo una proposta: abbiamo il Reddito di Cittadinanza. Che aiuta le persone, che le sostiene, che consente la riqualificazione” e continua “toglie il cappio al collo ai lavoratori, famiglie e alle aziende. Finalmente avremo Cittadini liberi!”.
Termina con una sentenza: se non si fa adesso, poi sarà troppo tardi!”.

Si continua con Laura Bottici, Questore al Senato, la quale legge una parte dell’accordo di programma e rinnova il suo invito: “per combatterli, bisogna essere una comunità” ricordando che il salvataggio dell’Italia potrà essere anche dovuto all’esito delle elezioni Europee.

E’ l’ora di lasciare spazio a Beppe Grillo.
Il suo intervento è pari ad un cazzotto nello stomaco.
Le sue parole sono una lama d’acciaio nel cuore di una Città che d’acciaio non è più.
Non chiede applausi, né grida di gioia: “siamo ad un funerale” afferma. Ed è lui a celebrarlo.

È la fine delle scelte delegate, di una politica assente e di un Sindacato che glielo consente.
Ma ad ogni fine corrisponde un nuovo inizio: se la politica è morta, Piombino vive e rinascerà.

Pronuncia parole di speranza quindi, che sfogano una rabbia buona che può costruire un futuro nuovo, fatto di coesione e scelte condivise.

Beppe Grillo parla di un’industria innovativa e competitiva, specializzata nei prodotti finiti.
Una produzione pulita e possibile che non aspetta “arabi inesistenti” ma che potrà contare su fondi reali e accessibili.
Che parte da Piombino per parlare di Europa, dei fondi CECA riservati alla siderurgia che la Germania tiene bloccati, di risorse di cui la nostra politica schiava dell’Europa mai aveva parlato.

Ma quelle di Grillo non sono frasi al vento.
Prende infatti degli impegni seri: sono previsti 2 miliardi, 500 milioni “mi impegno io personalmente. Se vinciamo saranno sbloccati!

La sfida è lanciata, la strada tracciata e la politica locale, nazionale ed europea tremano.
“L’Europa sarà rivoltata come un calzino, ci riprenderemo ciò che è nostro, batteremo i pugni sul tavolo per averlo e lo otterremo”.

Il pubblico partecipa e condivide.
Un solo cartellone d’opposizione viene esposto tra gli spettatori durante il comizio.
Un cartellone oggetto di numerose polemiche a causa della sua rimozione.
Non è stato nessun Attivista del MoVimento 5 Stelle a toglierlo dalle mani della Signora che lo stava mostrando, anzi, l’abbiamo invitata più volte a salire sul palco e spiegare le proprie ragioni.
Per noi, come affermato dal Candidato Sindaco Daniele Pasquinelli al microfono, il suddetto poteva anche rimanere, perché: “chi dissente ha il pieno diritto di farlo. Siamo democratici e lasciamo spazio a tutte le voci”.

Mentre Beppe Grillo scende dal palco, attorniato dai giornalisti, sale sul palco Alfonso Bonafede, Portavoce alla Camera, il quale riporta ciò che è avvenuto in Aula durante la presentazione del Decreto Lavoro ed infine Sergio Puglia, facente parte della Commissione Lavoro in Senato, arrivato da Napoli apposta per presenziare e dare il proprio contributo al dramma Lucchini.

L’evento si è concluso con gli argomenti presentati dai Candidati alle Europee e con la presentazione dei Candidati Sindaci della Val di Cornia e di tutta la Toscana.

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i volontari dei MeetUp di San Vincenzo, Campiglia, Follonica, Isola d’ Elba e altri MeetUp Toscani che hanno offerto la loro disponibilità per l’organizzazione dell’evento. Un ringraziamento doveroso va anche agli Uffici Comunali che hanno messo a disposizione transenne, cartelli e tappetini, alla disponibilità nel tenere aperti i bagni del palazzetto di basket, alla Polizia Municipale che ha regolato il traffico, e non ultime le Forze dell’Ordine: Digos, Polizia di Stato, Carabinieri, Finanza che hanno svolto un lavoro di contenimento senza paragoni.
Grazie anche alla dirigenza Lucchini che ha messo a disposizione lo spazio, agli Attivisti di Follonica per il palco, a None per l’altro palco, a Paolo Nipa e Bargagna per la parte audio, agli elettricisti ed ingegneri che si sono occupati di permessi.
Se tutto ciò è stato possibile in sole 48 ore il grande merito è soprattutto vostro!

Volevamo luce su una Piombino dimenticata ed è stata una luce accecante che si è propagata nell’ultima settimana su tutta la Nazione.

                                                                                                   MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO
 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *