Testo completo Mozione No Carbone

centrali-a-carboneAl Sindaco di Piombino Massimo Giuliani
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Segretario Generale Dott.sa Maria Luisa Massai

Oggetto: mozione No alla Centrale a Carbone.

PREMESSO
l’Articolo 8 (tutela dell’ambiente) comma 1 dello Statuto Comunale “il comune adotta le misure necessarie a conservare e difendere l’ambiente, attuando piani per la difesa del suolo e del sottosuolo per prevenire ed eliminare le cause d’inquinamento atmosferico, acustico, delle acque e dello smaltimento dei rifiuti”;
l’Articolo 8 (tutela dell’ambiente) comma 2 dello Statuto Comunale, “adotta le misure necessarie a protezione della flora e della fauna degli ecosistemi di particolare interesse presenti nel territorio comunale”;

PRESO ATTO CHE
il nostro territorio vive una fase di profonda ed innegabile crisi economica;
il nostro comune è inserito nell’elenco dei SIN (sito di interesse nazionale);
l’area industriale di Piombino è riconosciuta quale area in situazione di crisi industriale complessa;
esiste la concreta possibilità che sul territorio si dia inizio ad un percorso di produzione di energia derivante da combustibili fossili, nello specifico attraverso l’uso del comunemente chiamato “carbone”;
la possibilità di un investimento di soggetti privati per l’avvio del suddetto percorso è resa pubblica attraverso dichiarazioni a mezzo stampa e comunicati su riviste specializzate;
esistono dichiarazioni pubbliche di soggetti interessati, che fanno risalire al Febbraio scorso la presenza di una offerta precisa rivolta alla possibilità di intraprendere il suddetto percorso;
in seguito all’avvenuta pubblicità di tale ipotesi sul territorio sono nati comitati di cittadini schierati nettamente contrari a codesta scelta (no-carbone);
nel programma elettorale, diffuso e pubblicizzato in sede di campagna elettorale, dall’attuale Sindaco e dal Partito di cui esso fa parte, è presente ben chiara l’esposizione “no al carbone”, posizione dichiarata sia oralmente che in forma scritta nei volantini ufficiali diffusi in grande quantità ai cittadini residenti.

CONSIDERATO CHE
la produzione di energia attraverso l’uso di combustibili fossili, nella fattispecie l’uso del carbone, comporterebbe un aumento sostanziale e duraturo delle emissioni di co2 nell’atmosfera;
la presenza di co2 nell’atmosfera oltre che una delle principali cause dei cambiamenti climatici e dei danni alla salute umana, comporta la presenza anche di altri inquinanti come IPA (idrocarburi policiclici aromatici), polveri sottili, composti dello zolfo e dell’azoto (primi responsabili delle piogge acide). Questa parte delle emissioni è controllabile solamente a fronte di una spesa continua in termini di filtri e manutenzione;
esistono attualmente studi, tecnologie ed esempi pratici nel resto d’Europa e del mondo di produzione ed erogazione di energia definita “pulita” da fonti rinnovabili, in quanto, attraverso studi e verifiche empiriche, a fronte anche di produzioni di grandi quantitativi di energia, ai livelli del fabbisogno industriale, non comportano un aumento delle emissione di inquinanti nell’atmosfera.

TENUTO CONTO CHE
la produzione di energia attraverso l’uso di combustibili fossili, non rappresenterebbe un investimento vantaggioso e sicuro per lo sviluppo economico e occupazionale del territorio, essendo essa legata all’approvvigionamento di una materia prima soggetta ai prezzi del mercato, che rende instabile il costo di produzione e pressoché impossibile una corretta e coerente programmazione economica dell’attività ad essa correlata.
La stessa attività di estrazione della materia prima che andrebbe utilizzata è stata, fino ai tempi recenti, oggetto di forti crisi sociali e causa, attraverso le impervie condizioni lavorative correlate e necessarie allo svolgimento dell’attività estrattiva, di gravi infortuni, malattie ed incidenti sul lavoro, in alcuni casi portatori di DECESSI degli addetti ai lavori
Gli studi, le politiche economiche, i piani di programmazione economica, gli investimenti in ricerca e innovazione tecnologica e soprattutto gli strumenti di finanziamento della comunità europea sono nettamente sbilanciati a favore di un graduale se non completo abbandono della produzione di energia da fossile, in favore di investimenti in tecnologie che consentano ed incentivino l’utilizzo di fonti rinnovabili
Le attuali trattativa in corso con il potenziale acquirente delle acciaierie Lucchini, NON sono in alcun modo vincolate alla presenza di centrali elettriche a produzione da fossile.

Il Consiglio Comunale:

CHIEDE
che Sindaco e Giunta prendano una chiara e netta posizione in merito, che sia CONTRARIA all’ipotesi di qualsiasi insediamento produttivo comportante l’utilizzo di combustibili fossili;
che il Sindaco, attraverso l’autorità ad esso conferita dalla carica, si faccia portatore presso le istituzioni, di tutti i livelli, del rifiuto della comunità locale a tale ipotesi, già espresso con il referendum del 1986;
che si attivino tutti gli strumenti affinché la comunità locale sia preservata dalla realizzazione del progetto in questa mozione contestato.

 Daniele Pasquinelli

Susy Ninci

Massimiliano Santini

Andrea Lessi

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