AcquaThriller puntata X – un’errore di troppo:ho ragione io!

 

 

 

PREMESSA

 

Quella che segue è una storia vera, documentata, semplificata e raccontata in prima persona da Carlo Pistolesi, solo per semplicità di esposizione. 

 

 

La storia, decima puntata

 

 

ASA non lo sa, ma ha commesso un errore di troppo.

 

 

A Livorno qualcuno non capisce che, oltre un certo limite, alla stanchezza, alla rassegnazione, al senso di impotenza può subentrare la ribellione e la determinazione a non subire oltre.

Così ritorno da mia figlia e la incarico di chiedere l’annullamento della fattura con la quale ASA pretende altri 2.500 euro per pagare “le partire pregresse” degli anni 2008- 2010, sulla base della perdita occulta del 2012!!!. Se non fosse una storia vera, sembrerebbe una battuta da avanspettacolo!

L’avvocato ormai conosce il problema, non perde tempo e invia una richiesta motivata di ricalcolo ad ASA e la inoltra anche al Responsabile del Servizio Tutela Consumatori. Il 23 ottobre del 2014, quest’ultimo risponde confermando che l’AIT giudica errato calcolare le “partite pregresse” tenendo conto delle perdite occulte e, con una “nota direttoriale”, invita ASA a correggere quello che ormai si configura come l’ennesimo suo errore nei miei confronti.

L’AIT non si ferma qui, ma impone ad ASA di rivedere tutti i casi simili al mio e di uniformare il suo comportamento alla “nota direttoriale”.

In pratica l’organo di controllo mi da completamente ragione e avverte l’ASA che il suo comportamento deve essere modificato, rimettendo in discussione anche tutti i casi analoghi. Sull’operato dell’ufficio commerciale di ASA ci sarebbe molto da ridire, ma ritorniamo alla questione vera: la bolletta “gonfiata” scade il 31 ottobre e ASA non si fa viva. Mia figlia suggerisce di pagare poi, subito dopo e in mancanza di riscontri, sarà possibile avviare un’azione legale contro ASA. Sono daccordo e saldo la bolletta. 

 

 

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Prossima puntata: fra sette giorni esatti

 

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