NON NEL NOSTRO PORTO: ecco quello che chiederemo in Consiglio Comunale

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Nei giorni scorsi, come annunciato, abbiamo inviato agli uffici comunali ed a tutti i gruppi consiliari la nostra mozione, per chiedere approfondimenti sui traffici di produzioni belliche nel Porto di Piombino. In seguito al nostro comunicato in cui approfondivamo la denuncia della stampa in merito a tali traffici, abbiamo riscontrato con favore che larga parte della cittadinanza è sensibile alla problematica in questione. Con il nostro documento chiediamo all’amministrazione: di attivarsi con tutti i mezzi a propria disposizione ed in ogni sede in cui il comune di Piombino è rappresentato, per impedire che aziende italiane forniscano armamenti ad altri stati; di verificare, in collaborazione con Port Authority e Ministero della Difesa, se vi siano i presupposti di legge affinchè le bombe Mk83 prodotte dalla RWN Italia possano essere commercializzate verso l’Arabia Saudita e nel caso in cui tali presupposti non sussistano, di attivarsi per ottenere la sospensione di tale traffico; di verificare se questo tipo di traffico renda il porto di Piombino un obiettivo sensibile per attacchi terroristici. Riteniamo che il tema sia estremamente serio e meritevole di una condivisione più ampia possibile. E’ ormai ben chiaro a tutti che l’occidente sta pagando a caro prezzo l’aver armato e finanziato, per tornaconto politico, fazioni belligeranti in tutto il medio oriente, ma ciecamente il nostro governo permette alle nostre aziende produttrici di armamenti di fare profitto, alimentando questi scenari bellici. Ora abbiamo la possibilità di fare qualcosa di concreto, oltre alle doverose,ma fini a se stesse se non abbinate ai fatti, manifestazioni di solidarietà e di condanna. Ognuno deve fare la sua parte ed il comune di Piombino, medaglia d’oro al valore militare per la resistenza al nazifascismo, non puo’ permettere che delle guerre siano portate avanti con materiale bellico ( a quanto pare vietato dall’ONU ) prodotto da aziende italiane, attraverso il proprio porto. Invitiamo tutti i cittadini a recarsi LUNEDÌ 30 NOVEMBRE presso la sala consiliare del Comune, per sostenere il NO al traffico di ordigni bellici dal nostro porto.

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